Ma quanto sono buonI i dolcini di carnevale????? Sono preparazioni tipiche chiamate con nomi diversi a seconda delle regioni di provenienza: lattughe in Lombardia, cenci e donzelle in Toscana, frappe e sfrappole in Emilia, cròstoli in Trentino, galani e gale in Veneto, bugie in Piemonte, CHIACCHIERE A CASA MIA (Calabria), ecc.....
Quest'anno le ho fatte per la prima da quando vivo a Roma... Ad insistere questa volta è stato Carmine, ma ha fatto molto bene perchè le tradizioni non vanno mai abbandonate e a Carnevale si preparano sempre le chiacchiere!
Sono venute davvero bene e naturalmente dovrò rifarle in settimana perchè.........sono quasi finiteeeeee!! :)
250 GR. DI FARINA
3 O 4 CUCCHIAI DI ZUCCHERO (in base ai propri gusti...io ne ho usato 4)
25 GR. DI BURRO
2 UOVA INTERE
LIQUORE A SCELTA
1 PIZZICO DI SALE
PROCEDIMENTO:
Amalgamate, con il robot da cucina, la farina con lo zucchero ed il pizzico di sale. Versate successivamente il burro freddo tagliato a pezzettini e unite le uova continuando a mescolare fino a formare un impasto omogeneo.
Impastate bene e lascete riposare il tutto per mezzora (nel frattempo io ho aperto l'olio e l'ho fatto riscaldare fino a raggiungere la temperatura giusta, caldissimo ma non bollente).
Trascorso questo tempo iniziate con il classico procedimento: stendete la pasta in modo da ottenere una sfoglia sottile (è consigliabile l'utilizzo della macchinetta. Io ho usato il mattarello e ho trovato un pò di difficoltà) e tagliate le forme con una rotellina a taglio smerlato. Io ho inciso al centro di ognuna un taglio facendo passare al suo interno un'estremità del rettagolo come per formare un nodo. Questa è la forma tipica che usiamo a casa mia.
Ponete le strisce così ottenute (2 o 3 alla volta) in abbondante olio ben caldo ma non bollente, girandole su ambo i lati e stando attenti a non bruciarle. Appena diventeranno dorate, toglietele dall’olio e ponetele a sgocciolare su di una carta assorbente. Quando diventeranno fredde ponetele su di un piatto da portata e cospargetele di zucchero a velo.
Gegè! mi prendi per la gola!! Che belle..e che buoneee!!! ^_^
RispondiEliminaChiacchiere anche da me!!!! Certo che lattughe non lo avevo mai sentito.....!!!! Comunque hai fatto bene a farle, ti sono venute proprio bene!!!! Non vedo l'ora di farle anche io!
RispondiEliminaGrazie mille :) Sono molto semplici e veloci....
EliminaAnche io li voglio fareeeeeee....buoneeeeeeeeeeeeeee!
RispondiEliminaDa me si chiamano chiacchiere! Qualunque sia il nome so soltanto che sono favolose!Ciao
RispondiEliminaIn Trentino sono i crostoli o meglio "grostoi" in dialetto ;-) Non li mangio ma..vi sono venute favolose!
RispondiEliminaGrazie Yrma :)
EliminaAnni fa neanch'io le mangiavo...ma piano piano il mio palato ha iniziato ad apprezzarle.. Però a dire il vero non mangio quelle dei supermercati non mi piacciono per niente!..
A Roma frappe e a Trieste crostoli e i vostri sono meravigliosi! Complimenti anche per tutto il vostro delizioso blog: mi sono unita ai vostri lettori fissi, così da non perdermi le prossime realizzazioni! Buon fine settimana!
RispondiEliminaanche da me crostoli...ma siamo in Veneto...credo che da provincia a provincia si chiamino diversamente, e l'Italia è bella anche per questo, o no? Però galani, crostoli o frappe sono sempre buonissimi!!!
RispondiEliminaA Bologna le chiamiamo sfrappole, ma sono ugualmente golosissime!
RispondiEliminaCiao, Sara
Anche a casa mia si chiamano chiacchiere...qui a Padova invece le chiamano galani! Indipendentemente dal nome..sono ottime!!
RispondiEliminaal di la di come si chiamano sono venute molto buone
RispondiEliminaeccomiiiiiiiiiiii! le fai come la mia mamy!!!!!! bravaaaaaaaaaa :-) ciao da Luna ^-^
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